Lampade, tappeti, carte da parati, ma anche piatti e vassoi: gli oggetti creati dalla designer Serena Confalonieri raccontano sempre un pezzo della sua vita. Come è accaduto con Flamingo, il tappeto ideato per Nodus, che ha consacrato il suo talento: «Mi sono ispirata ai quadri fiamminghi del XV secolo, ma anche alle nature morte che io e mia madre ricamavamo a punto croce quando ero piccola».
Le opere di Serena sono un mix tra grafica, architettura, arredamento, illustrazione. Quando le chiedo che cosa l’abbia aiutata a emergere, risponde: «Uscire un po’ dall’Italia: ho lavorato a Barcellona, a Berlino, poi a New York. Mi piace essere “straniera” perché tutto è diverso da te. E poi amo osare, essere intraprendente, anche un po’ irresponsabile», dice.
«Una volta ho lavorato come una pazza per creare più progetti possibili da mostrare a un’azienda. È così che quello che ti sembra fuori portata diventa possibile. E poi occorre superare la paura di essere giudicati: alla fine gli oggetti che immagino sono sempre quelli che vorrei comprare».